Completamente riprogettato agli inizi del Duemila dal suo nucleo in stile Anni Sessanta, duoMo Hotel nasce e rinasce come un manifesto di creatività futurista firmato da Ron Arad in collaborazione con menti italiane e internazionali. La struttura è stata uno statement “space age” in Italia, tra design non convenzionali e forme acquatiche, fluttuanti, libere dagli schemi. Un’eleganza ancora più impattante grazie alla location suggestiva, cullata, all’esterno, dalle vibe Amarcord del centro storico. DuoMo ti abbraccia con un’anima in linea con l’esprit estroso della città, amante della sperimentazione e di nuove formule di ospitalità da oltre un secolo.

Il 2024 si apre con un nuovo capitolo e nuove forme. Grazie all’opera di ristrutturazione degli spazi attuata da Giada Gemignani, Studio Aelan, duoMo si riconferma tra gli iconici design boutique hotel made in Italy con non uno, ma due retaggi di menti creative. La materia prima viene trattata con la massima cura, senza stravolgerne le linee e, anzi, valorizzandone i concept di bridging e city retreat. Il duoMo Hotel diventa un tempio sospeso, un luogo tra città e natura, un ponte tra il mondo marittimo, naturale ed estivo che gioca con il layering e abbraccia i colori. Le pareti si impreziosiscono con carte da parati a tema naturale e pattern organici, dal foliage ai motivi astratti che dialogano con i linguaggi più esoterici del nostro pianeta: un gioco di opposizioni con le forme geometriche e più artificiali che genera complessità e armonia. I contrasti cromatici più intensi del Corian bianco vengono invece stemperati, spesso a favore del pesca, del light taupe e soprattutto del verde, colore che lambisce come un lussureggiante kintsugi la nuova anima dell’hotel.